Una donna è tornata a casa dopo aver fatto spese, carica di pacchetti, e ha trovato il suo dobermann steso sull'ingresso boccheggiante e semisoffocato. Dopo aver lasciato cadere i pacchetti e aver cercato inutilmente di farlo di nuovo respirare, la donna ha caricato in fretta e furia il cane sulla macchina e lo ha portato dal veterinario. Il medico ha dato un'occhiata al cane e ha detto che probabilmente avrebbe dovuto operarlo per eliminare quello che bloccava le sue vie respiratorio, consigliando alla signora di tornarsene a casa. Appena arrivata a casa, la signora riceve la telefonata del medico: "Ora mi ascolti bene - con tono deciso - riagganci il telefono, e corra fuori da casa sua. Vada dai vicini e aspetti lì la polizia". La donna, spaventata, seguì le parole del medico. Il veterinario aveva trovato due dita ficcate nella gola del cane e aveva immaginato che qualcuno avesse cercato di penetrare nella casa della donna durante la sua assenza, quando il dobermann lo aveva attaccato. Forse il ladro era ancora lì.
E infatti lo era, in stato di shock, rannicchiato e sanguinante in un ripostiglio della camera da letto.
La vicenda che sta alla base di questa leggenda è giù presente in altre leggende (come quella dell'assassino sul sedile posteriore). Ciò che rende la storia convincente è innanzitutto il fatto che il dobermann si ritenuto un cane feroce e imprevedibile, sebbene non si capisca perché nella storia si concentri sulle dita anziché sui vestiti dell'intruso. Le varianti riguardano le parti staccate a morsi dal cane (due dita, più dita, una mano intera…) e il nascondiglio dove viene trovato l'intruso (la cantina, la soffitta, un ripostiglio degli attrezzi). A volte c'è una traccia di sangue che porta fino al suo nascondiglio. Altre volte riesce a fuggire, ma la polizia lo rintraccia presso un pronto soccorso.
Una particolare variante fa prendere alla storia una piega diversa. In sostanza è un marito che, rientrando in un orario imprevisto a casa, trova il cane in camera da letto con la moglie presente. Vede il cane che abbaia e che tiene in bocca qualcosa di insanguinato. Alcune tracce di sangue portano l'uomo a guardare sotto il letto, dove trova l'amante della donna, aggredito dal cane durante un loro amplesso adulterino.